Impianti termici
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Servizio attivo
Manutenzione degli impianti termici: adempimenti e controlli
A chi è rivolto
Cittadini, manutentori, installatori, conduttori e terzi responsabili di impianti termici siti nel Comune di Como
Descrizione
Gli impianti termici sono impianti tecnologici destinati ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti (sistemi di riscaldamento, condizionatori, sistemi a pompa di calore, ecc.), con o senza produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal sistema utilizzato per trasportare energia e calore.
Regione Lombardia ha emanato la D.G.R XI/3502 del 05/08/2020 e s.m.i. che contiene le disposizioni regionali per l’uso, il controllo e la manutenzione degli impianti termici. Questa norma si applica a tutti gli impianti termici civili presenti sul territorio comunale, inclusi gli impianti di produzione centralizzata di acqua calda sanitaria.
L'art.7 della norma, “Limiti di esercizio degli impianti termici e delle temperature in ambiente”, in tema di accensione degli impianti termici nella zona climatica "E" in cui ricade il territorio del Comune di Como, prevede quanto segue:
- Periodo di accensione degli impianti di riscaldamento dal 15 ottobre al 15 aprile;
- Numero massimo di 14 ore al giorno;
- Temperatura massima interna di 18°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali ed assimilabili; temperatura massima interna di 20°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici.
Al di fuori di tali periodi e senza alcuna ulteriore disposizione delle Autorità, gli impianti termici possono essere attivati dal Responsabile solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e, comunque, per una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria. Il periodo giornaliero di possibile attivazione degli impianti è compreso tra le ore 5 e le ore 23 di ciascun giorno.
Climatizzazione estiva
Durante il funzionamento dell’impianto per la climatizzazione estiva, la media ponderata delle temperature dell’aria non deve essere minore di 26°C – 2°C di tolleranza per tutti gli edifici. Il mantenimento della temperatura dell’aria negli ambienti entro i limiti fissati deve essere ottenuto con accorgimenti che non comportino spreco di energia.
CURIT
Il Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici (CURIT) è una banca dati istituita da Regione Lombardia nel 2008 per raccogliere e gestire i dati relativi a tutti gli impianti termici presenti sul territorio regionale. Grazie a questo strumento è possibile monitorare lo stato degli impianti termici e consultarne i dati tecnici, energetici ed ambientali, oltre alle manutenzioni effettuate.
Possono accedere al CURIT:
- cittadini e responsabili di un impianto termico sul territorio della Regione Lombardia;
- manutentori e installatori di impianti termici;
- amministratori di condominio che risultano responsabili di impianti termici condominiali;
- Centri di Assistenza Impianti Termici (CAIT);
- ispettori degli impianti termici, che effettuano i controlli per conto degli Enti Locali (link);
- Enti Locali.
Per verificare i dati del proprio impianto presenti sul CURIT è sufficiente accedere nella sezione dedicata sul sito del CURIT e digitare il proprio codice fiscale e il codice identificativo della caldaia.
Responsabile dell’impianto
Il Responsabile dell’impianto è la persona cura l’esercizio (funzionamento), la conduzione (gestione), il controllo e la manutenzione dell’impianto termico e che verifica il rispetto delle disposizioni di legge.
Il Responsabile dell’impianto è il proprietario dell’impianto termico, in tutto o in parte.
Nel caso di impianti centralizzati amministrati in condominio o impianti di proprietà di soggetti diversi dalle persone fisiche (cioè di ditte, società, ecc.) le responsabilità sono a carico dell’amministratore o del legale rappresentante.
Nel caso di unità immobiliari con impianti termici individuali affittate o date in godimento, gli obblighi e le responsabilità per il corretto esercizio, la manutenzione ordinaria dell’impianto e gli adempimenti per le ispezioni periodiche sono a carico di colui che occupa l’immobile.
Controlli da parte del Comune
I Comuni con popolazione superiore ai 40.000 abitanti devono effettuare periodicamente le verifiche (ai sensi della Legge 10/91, art 31) relative all’esercizio (funzionamento e gestione) ed alla manutenzione degli impianti termici civili ubicati sul proprio territorio.
L’ispezione sugli impianti termici si svolge con il controllo tecnico e dei documenti nel luogo dove si trova l’impianto: un esperto qualificato verifica il rispetto delle norme sul contenimento dei consumi energetici e lo stato di esercizio e manutenzione degli impianti di climatizzazione.
Durante il servizio di ispezione vengono verificati:
- il corretto impiego dei combustibili negli impianti termici del settore civile, verificando il rispetto delle disposizioni regionali che limitano l’uso dei combustibili più inquinanti;
- i sistemi per la termoregolazione degli ambienti e la contabilizzazione autonoma del calore, per verificare il rispetto delle disposizioni regionali in materia di uso razionale dell’energia.
Il Comune di Como sottopone ad ispezione annuale almeno il 5% degli impianti termici presenti sul proprio territorio.
Il giorno della verifica gli ispettori, che hanno l’obbligo di presentare la tessera di riconoscimento, accedono all’impianto per le verifiche tecniche e ai documenti per le verifiche amministrative.
Il Responsabile dell’impianto viene avvisato preventivamente della verifica a campione.
Il giorno della verifica il responsabile dell’impianto deve di consentire la verifica dell’impianto di fornire tutti i dati richiesti.
La verifica dell’impianto è da considerare un “pubblico servizio” e, come tale, non può essere impedita.
Gli installatori, i manutentori e i Responsabili degli impianti termici che non rispettano le disposizioni vigenti sono soggetti alle sanzioni amministrative previste dalle norme vigenti nazionali e regionali.
In caso di anomalie tecniche o inadempienze nella gestione dell’impianto termico, il Comune di Como può diffidare il responsabile di impianto ad effettuare, entro un termine stabilito, gli interventi necessari.
Se il responsabile dell’impianto non provvede nel tempo prescritto il Comune di Como avvia la procedura sanzionatoria.
Se nel corso delle ispezioni vengono rilevate gravi inadempienze sulla manutenzione e conduzione degli impianti, il Comune di Como può dare avvio immediato alla procedura sanzionatoria. Resta comunque l’obbligo per il responsabile dell’impianto di attuare gli interventi necessari a sanare le irregolarità riscontrate entro termine stabilito dal Comune.
Come fare
Manutenzione degli impianti termici
Tutti i cittadini devono utilizzare correttamente gli impianti termici e devono effettuare la manutenzione periodica: oltre ad essere un obbligo di legge, queste attività consentono di:
- aumentare l’efficienza e la sicurezza degli impianti, a maggiore tutela dei cittadini;
- ridurre i consumi energetici e di carburante, con conseguente risparmio economico;
- ridurre in modo considerevole le emissioni in atmosfera, visto che le emissioni provenienti dagli impianti termici di abitazioni e di attività produttive e commerciali costituiscono le principali fonti di inquinamento dell’aria.
- Gli impianti termici e le parti con cui sono composti devono essere conformi alle prescrizioni alle istruzioni tecniche dell’impresa produttrice nonché alle norme UNI e CEI in vigore sul territorio nazionale.
- Tutti gli impianti termici devono rispettare dei valori minimi di efficienza globale media stagionale e di rendimento termico.
Il Responsabile dell’impianto deve provvedere al controllo, alla manutenzione e alla verifica dell’efficienza dell’impianto termico. Tali operazioni devono essere effettuate:
- periodicamente, con frequenza stabilita in base alla tipologia dell’impianto;
- da ditte abilitate.
La regolare manutenzione degli impianti termici ha il duplice obiettivo di garantire un’adeguata efficienza energetica, riducendo i consumi e l’inquinamento atmosferico, e di garantire la sicurezza delle persone e delle cose.
La frequenza delle manutenzioni è variabile a seconda della tipologia dell’impianto.
Se vi sono particolari e documentati motivi di sicurezza, l’installatore o il manutentore possono prescrivere manutenzioni più frequenti, in base a quanto previsto dal progettista dell’impianto: le indicazioni devono essere consegnate al Responsabile dell’impianto in forma scritta, facendo riferimento alla documentazione tecnica del progettista e dettagliandone i motivi. In questo caso le manutenzioni successive devono essere effettuate secondo le indicazioni ricevute.
Il controllo e la manutenzione di tutte le componenti che costituiscono l’impianto termico devono essere eseguite in conformità alle indicazioni contenute nel libretto di istruzioni dell’impianto fornito dal produttore e alle istruzioni specifiche fornite eventualmente dall’impresa installatrice.
Le manutenzioni previste per l’efficienza energetica dell’impianto sono riportate sui Rapporti di controllo tecnico: una copia del rapporto viene lasciata al Responsabile dell’impianto e deve essere allegata al Libretto d’impianto.
Cosa serve
Tutti gli impianti termici devono essere dotati di:
- libretto di impianto conforme al modello adottato con Allegato al DDUO n.11237 del 28 luglio 2022;
- libretto di uso e manutenzione dell’impianto, compilato dalla azienda installatrice/costruttrice o incaricata della manutenzione dell’impianto (vecchio libretto di manutenzione della caldaia da conservare);
- libretti di istruzioni di uso e manutenzione dei generatori, bruciatori e apparecchiature dell’impianto forniti dai produttori;
- autorizzazioni amministrative (libretto matricolare di impianto, certificato di prevenzione incendi e denuncia ISPESL o INAIL), se obbligatorie;
- dichiarazione di conformità prevista dal D.M. 37/08;
- per gli impianti installati prima dell’entrata in vigore del decreto, documentazione di cui alla Legge 46/90 o al D.P.R. 218/98, se obbligatoria;
- i rapporti di controllo tecnico previsti per ogni manutenzione effettuata, sia ordinaria che straordinaria, conformi ai modelli adottati con Allegato al DDUO n.11237 del 28 luglio 2022 secondo la tipologia di apparecchio;
- targa dell’impianto a seguito della procedura di targatura.
La DGR 3965 del 31.07.2015 prevede l’utilizzo di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore per tutti gli impianti termici centralizzati, anche se già esistenti, per favorire la riduzione dei consumi di energia.
Tutti i nuovi impianti (progettati e realizzati dopo il novembre 2011) devono obbligatoriamente prevedere sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore. Questo obbligo è previsto anche per le sostituzioni dei generatori di calore (caldaie), anche se l’intervento è parziale e la sostituzione non coinvolge tutti i generatori che costituiscono l’impianto.
Cosa si ottiene
Il manutentore che ha effettuato l'intervento rilascia la dichiarazione di avvenuta manutenzione (D.A.M.), che deve essere trasmessa esclusivamente in via telematica al Catasto Unico Regionale Impianti Termici (C.U.R.I.T) entro la fine del mese successivo. La trasmissione deve essere effettuata dal manutentore per impianti a servizio di singole unità immobiliari; mentre per tutti gli altri impianti la comunicazione è effettuata dal Terzo responsabile o, ove questi non sia stato nominato, dall’Amministratore di condominio.
Tempi e scadenze
Variabili, a seconda del tipo di impianto termico
Quanto costa
In occasione delle manutenzioni periodiche, il Responsabile dell’impianto deve riconoscere un contributo a Regione Lombardia e all’Autorità competente (cioè il Comune di Como), di importo variabile correlato alla potenza dell'impianto: tale contributo serve per garantire la copertura dei costi di gestione del Catasto Unico Regionale Impianti Termici (C.U.R.I.T), dei servizi correlati e delle ispezioni degli impianti termici.
Il contributo viene versato al manutentore in occasione di ogni manutenzione che prevede il rilascio di una Dichiarazione di avvenuta manutenzione (D.A.M.) ed viene automaticamente corrisposto alla Regione e al Comune tramite un “portafoglio digitale”, all’atto della trasmissione della D.A.M. stessa.
Il manutentore non applicherà più alcun Bollino sul Rapporto come accadeva in passato: a garanzia del fatto che il manutentore ha versato i contributi per conto del cittadino, è necessario che nella fattura sia riportato l’importo del contributo, sul quale non viene calcolata l’IVA.
Non sono soggetti al pagamento del contributo gli impianti costituiti esclusivamente da:
- Macchine frigorifere e pompe di calore;
- Apparecchi alimentati con biomassa legnosa;
- Sottostazioni allacciate a reti di teleriscaldamento.
Accedi al servizio
Ulteriori informazioni
Nelle sezioni dedicate del sito web Curit sono disponibili:
- normativa di riferimento
- modelli regionali in vigore dal 28/07/2022, ai sensi del D.U.O. 11237 del 28/07/2022