Cos'è
Al centro della ricerca di Cuccagna ci sono Natura, Archeologia, Storia dell’Arte e Architettura.
Approfondendo gli studi in ambito iconografico, in particolare sui modelli di scultura classica, l’artista ha iniziato a considerare l’oggetto archeologico come la sintesi tra natura e cultura; un prodotto culturale di cui la natura si riappropria trasformandolo nel tempo. Lo scavo e il ritrovamento, così come l’utilizzo dei ‘resti’, fanno dunque parte della sua pratica che si declina in sculture e opere site-specific. Gesso, gomme siliconiche, bronzo e poliuretano espanso sono i materiali che predilige per le sue opere.
L’allestimento ospitato all’interno di Campo quadro propone al visitatore l’opera Skin_Roman Walls, un grande rilievo a parete che calca parte delle mura romane della città volute da Gaio Giulio Cesare nel 59 a.C., e l’opera Expanded_Self III, una scultura realizzata parzialmente con lo stesso materiale, che manifesta la presenza di un viso michelangiolesco. La gomma siliconica, che nel processo di realizzazione dell’opera costudisce la forma, aprendosi la svela. L’antico, sia nell’opera a parete che nella scultura, è da intendersi quale strumento di comprensione del contemporaneo.
“Como, città che mi ospita da circa 15 anni, si sviluppa su mura romane volute da Gaio Giulio Cesare nel 59 a.C.” racconta Ilaria Cuccagna. “Delle antiche mura che definivano la città di Novum Comum esistono ancora oggi delle tracce, spesso non visibili al pubblico, all’interno di giardini e abitazioni private. Una parte di esse funge da fondamenta di un palazzo che è oggi sede del Liceo Classico e Scientifico Alessandro Volta. Il presidente di Accademia Pliniana nel 2023, anno in cui la città di Como iniziava a celebrare la nascita del suo più illustre cittadino romano Plinio il Vecchio, mi ha invitata alla realizzazione di un’opera che riflettesse sulle origini della città, aprendo al contempo un dialogo tra presente e passato. Le mura custodite all’interno della corte del Liceo Volta sono diventate il focus del mio interesse. Insieme a Melibea Jaime e Lisa Lin von Arx, studentesse del Liceo Artistico Terragni del Centro Studi Casnati, abbiamo realizzato una pelle di gomma siliconica e sigillato per sempre la texture di quelle mura antichissime. Non solo: l’opera racconta il passare del tempo facendo emergere le tracce di materiale organico ed inorganico che per decenni si era depositato su quelle mura. Le tracce superficiali portano con sé i segni, come cicatrici e le sfumature di colore che alludono all’invecchiamento, così come avviene per la pelle umana. Un’apertura nella parte alta dell’opera permette il contatto tra questa traccia di antico e la parete contemporanea di Campo quadro, all’interno della Pinacoteca cittadina, ponendo le basi per un dialogo metaforico tra architettura del passato e architettura del presente. Queste mura solide che hanno attraversato i secoli ancora oggi si stagliano lì, in attesa che il nostro sguardo contemporaneo possa tornare ad ammirarle. Dalle riprese girate durante la creazione dell’opera Jaime ne ha realizzato un video documentario accessibile tramite QR Code.
L’opera plastica Expanded_Self III, è una scultura che riflette sull’idea dell’identità avvalendosi dello stesso materiale di cui è costituita l’opera a parete, la gomma siliconica. Se a parete il materiale dà forma a qualcosa di altrimenti invisibile, nella scultura la gomma rivela la presenza di un viso, che rimanda al viso di Giuliano de Medici, precedentemente celato.”
Il progetto espositivo è realizzato con la collaborazione di: Comune di Como, Assessorato alla Cultura, Musei Civici di Como, Accademia Pliniana, Galleria Ramo e Centro Studi Casnati e beneficia del patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei duemila anni dalla nascita di Plinio il Vecchio.
Ilaria Cuccagna
Ilaria Cuccagna nasce a Cesena nel 1981 e cresce a Ravenna. Oggi vive e lavora tra Como e Lugano. Ha studiato scultura e fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino e la Facultad de Bellas Artes de San Carlos, Universidad Politécnica di Valencia. Dopo l’università continua a maturare le proprie competenze tecniche lavorando all’interno di fonderie artistiche, sia in Italia che all’estero. Queste esperienze sono determinanti per la sua ricerca e sensibilità nei confronti della materia. Negli anni ha collaborato come docente universitario con il Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università di Malta, conducendo workshop di tecniche per la scultura. Oggi è docente di Discipline Plastiche e Storia dell’Arte.
La sua ricerca si declina in sculture e opere site-specific che parlano di azioni accadute, processi innescati, alterazioni della materia che raggiunge la propria conformazione definitiva solamente dopo essere sottoposta a sollecitazioni. In questo senso l’artista considera la scultura come una pratica performativa.
Tra le mostre più importanti: Malta Biennale nel 2015, la prima mostra personale presso la Galleria Riccardo Crespi di Milano nel 2017, nel 2018 partecipa con un’opera installativa a Braintooling, curata da Dolomiti Contemporanee, presso il Forte di Montericco a Pieve di Cadore. Nel 2019 alcune sue opere sono esposte alla mostra Selvatico [14]. Atlante dei margini, delle superfici e dei frammenti presso il Museo Civico Luigi Varoli di Ravenna; dello stesso anno la mostra personale Vestigia del presente è ospitata dalla Galleria Ramo a Como, la quale inizia a rappresentare il suo lavoro. Nel 2019, inoltre, l’artista vince il premio svizzero Young Artists Contest con l’opera Natural Culture che diviene così parte della collezione del Museo d’Arte di Mendrisio. Nel 2022 porta una nuova fase della sua ricerca in una bipersonale presso la Galleria Ramo e una grande personale alla Fondazione Museo Mecrì a Minusio, Svizzera. Nel 2023 prende parte al Lake Como Design Festival. Fino all’1 dicembre 2024 alcune sculture sono ospitate all’interno della mostra Who are we anyway? all’interno delle sale di Galleria Ramo a Como.
Domenica 17 novembre 2024 alle ore 10 è in programma una visita guidata con l'artista.