Il cimitero Maggiore, o Monumentale, è il principale cimitero cittadino per estensione e per importanza storica; nel territorio comunale vi sono altri 8 cimiteri identificati come “cimiteri frazionali”.
Le sepolture presenti al cimitero Maggiore sono riconducibili tutte alla tipologia della tumulazione, in quanto a partire dalla fine degli anni ’20 del 900 non esistono più campi di inumazione decennale.
L’impianto storico del cimitero Maggiore di Como vede la sua ideazione e realizzazione, dopo qualche discussione per il reperimento dell’area, negli anni compresi tra il 1811 ed il 1826 con le corti principali, su progetto neoclassico dell’architetto, e professore di disegno, Biagio Magistretti, per poi essere successivamente rielaborato, e completato con la cappella centrale, nel 1845 ad opera dell’architetto e ingegnere Luigi Tatti.
Il cimitero Maggiore per la sua monumentalità è anche un vero e proprio museo all’aperto in quanto annovera diversi capolavori della scultura, come l’Ecce Homo in bronzo di Vincenzo Vela per la tomba della famiglia Camozzi, e capolavori dell’architettura, come le edicole delle famiglie Pirovano e Stecchini, ambedue progettate dall’arch. Terragni, o l’edicola Somaini, ideata da Federico Frigerio con una grande scultura di Giannino Castiglioni.
All’impianto storico nel 1949/50 si aggiunge la chiesa dell’arch. Federico Frigerio, e la realizzazione di colombari sul lato ovest.
É del 1980 la realizzazione dell’edificio che accoglie l’impianto crematorio.