Intitolato nel 2010 a Antonio Ratti, lo spazio copre un’area che vide numerose modifiche nei secoli. Nata come chiesa di San Francesco nel 1203, la costruzione medievale fu distrutta nel 1527 per poi tornare a svolgere varie funzioni nei secoli successivi, quando ad esempio nel 1798 venne utilizzata dalle truppe napoleoniche.
Da notare al suo interno gli affreschi di Carlo Innocenzo Carloni.
Ora lo spazio è sede di mostre e esposizioni temporanee.